Caratteristiche: pianta con fusto ramificato nella parte superiore, cavo, ricco di foglie bipennate alterne prive di peduncolo, profondamente incise con segmenti dentati. I fiori, di un bellissimo colore giallo dorato, formano capolini raccolti in corimbi. La fioritura avviene in estate. La pianta può superare il metro di altezza.
Habitat: cresce abbondantemente nei luoghi incolti, predilegendo soprattutto i terreni freschi dell'Italia settentrionale. E' diffusa dalla pianura alla montagna.
Raccolta: si utilizzano le sommità fiorite, raccolte all'inizio della fioritura fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato leandole in mazzi lenti appesi all'ingiù.
Avvertenze: rispettare scrupolosamente le dosi. La sua essenza è velenosa e può causare il tetano e l'aborto. La pianta e soprattutto l'olio essenziale vanno usati solo dietro prescrizione medica.
Proprieta': pianta un tempo coltivata nei giardini e negli orti, il tanaceto non gode oggi della fama di un tempo. Si usa nel caso di parassitosi intestinali sotto forma di compresse. Invece in caso di mestruazioni difficili e di aerofagia si usa l'infuso.
Curiosità: poco usato in cucina, i suoi fiori venivano posti in sacchettini di garza e messi dentro armadi, guardaroba e materassi per allontanare tarme cimici e pulci. Il caratteristico odore aromatico, amaro, emanato dal tanaceto è dovuto all'olio essenziale che contiene. Quest'ultimo contiene anche una sostanza detta tujone che è in realtà un veleno in grado di causare stati convulsivi che possono degenerare in paralisi e portare anche alla morte. Fortunatamente l'essiccazione e il rispetto delle dosi riconducono a livelli accettabili le proprietà negative del tujone.